Scheda completa
La lingua di Boccaccio
- 2016
- Mulino
In meno di un secolo, dagli ultimi anni del Duecento al 1370 circa, la straordinaria esperienza artistica di Dante, Petrarca e Boccaccio assume un significato decisivo per le sorti della storia linguistica italiana, innescando il processo di unificazione che condurrà alla formazione dell’italiano moderno. Modello riconosciuto soprattutto per la lingua della prosa, Boccaccio è animato, nelle diverse fasi della sua produzione letteraria in volgare, da un marcato sperimentalismo. Un percorso al centro del quale sta il «Decameron», opera esemplare che ha dominato per secoli la nostra tradizione linguistica. Il libro traccia un prezioso profilo della lingua boccacciana, di cui sono illustrate le caratteristiche fonologiche, morfologiche, lessicali, sintattiche e stilistiche.
Indice
Premessa - I. Firenze e la Toscana nel Trecento. La sfondo storico, economico e socioculturale - II. La situazione linguistica. Profilo del fiorentino trecentesco - III. Boccaccio tra volgare e latino - IV. La lingua del Boccaccio volgare: premessa - V. Le opere in versi - VI. Il «Teseida» - VII. Le opere in prosa anteriori al «Decameron» - VIII. L'«Epistola napoletana» - IX. Il «Decameron» secondo il codice Hamilton 90. Grafia fonologia e morfologia - X. Il lessico del «Decameron» - XI. La sintassi del «Decameron» - XII. Livelli stilistici, oralità, espressivismo dialettale e rustico nel «Decameron» - XIII. Dopo il capolavoro. Il «Corbaccio» e la «Consolatoria a Pino de' Rossi» - XIV. Il «Trattatello in laude di Dante» e l'esegesi della «Commedia» - XV. Verso il mito delle «Tre Corone» - ANTOLOGIA DI TESTI 1. La poesia epica in ottave del «Teseida» - 2. Dal «Decameron» - 2.1 Un saggio di grafia decameroniana - 2.2 Dall'Introduzione alla prima giornata - 2.3 Dalla novella - VIII 10: ambientazione e avvio della vicenda - 3. Dal «Trattatello in laude di Dante» - Bibliografia - Indice analitico - Indice dei nomi
Autori
Paola Manni insegna Storia della lingua italiana nell’Università di Firenze. Fra i suoi volumi ricordiamo una raccolta di «Testi pistoiesi» delle origini (Accademia della Crusca, 1990) e il «Glossario leonardiano» curato con M. Biffi (Olschki, 2012). Per il Mulino ha pubblicato anche «Il Trecento toscano» (2003) e «La lingua di Dante» (2013).
All'edizione digitale del volume a stampa, si aggiungono servizi per lo studio.
Servizi per lo studio
Tra i servizi, la possibilità di ascoltare la lettura del testo attraverso sintesi vocale e di programmare lo studio grazie a un calendario interattivo che scandisce il tempo verso l’esame; di prendere appunti, di evidenziare parole e frasi, di inserire segnalibri per ritrovare rapidamente i paragrafi di maggior interesse, insieme alla ricerca nel testo e alla stampa. Inoltre, formulando domande, è possibile confrontarsi con altri studenti su singoli passaggi del libro.